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Fascicolo
U
NIVERSITÀ ER TRANIERI I ERUGIA
P S
D P
C
ENTRO PER LA ALUTAZIONE E LA ERTIFICAZIONE INGUISTICA
V
C
L
Livello B2
CELI3
CERTIFICATO DI CONOSCENZA DELLA
LINGUA ITALIANA
Sessione Estiva 2006
PARTE A
Prova di Comprensione della Lettura
PARTE B
Prova di Produzione di Testi Scritti
TEMPO: 2 ORE E 15 MINUTI
ATTENZIONE: MOLTO IMPORTANTE
Seguire esattamente le istruzioni.
Scrivere in modo chiaro e leggibile con la matita
nel Foglio delle Risposte.
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Prova di Comprensione della Lettura CELI 3 – giugno 2006
PARTE A PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA
A.1 Leggere i due testi. Indicare nel Foglio delle Risposte , vicino a ogni numero da 1 a 9, la
lettera A, B, C o D corrispondente alla risposta scelta.
Esempio di risposta :
0
A
A.1
B
C
D
1° testo
ADDIO AL FOTOGRAFO DI PAESE
Erano i padroni dei sorrisi: “Davanti a me i volti s’illuminavano, non solo per i flash.” Erano i registi dei
momenti felici: “Lei fotografò il mio matrimonio, ricorda?”. “Mi pagano il caffè, mi dicono grazie.”
Erano i custodi dell’identità, gli officianti dei riti di comunità: “Ci sono persone di cui ho fotografato
battesimo, nozze e persino il ritratto per la patente, dal papà al figlio.” Ma adesso è materia da brindisi
a un tavolo del “Toscano”, vista mozzafiato, scenario fotogenico quant’altri mai. Due fotografi di
paese: L’Usuelli e l’Agostani. Sapienti artigiani della foto con mezzo secolo di onorata bottega, nel
profondo della Brianza. “Siamo gli ultimi. Cin cin, alla nostra.”
Manco a farlo apposta c’è un matrimonio, oggi al “Toscano”. L’Usuelli tira fuori la sua fotocamera,
inquadra la sposa, regola le ghiere e mette il dito sul pulsante. “Ma lascia andare Usuelli, già ce
l’hanno un fotografo.” Un ragazzo con al collo 12 milioni di pixel, e quant’altro. “Vedi Usuelli, crede di
avere un futuro quello lì. Mi fa pena.” L’Usuelli scuote il capo con un sorriso strano: “Lui fotografa gli
sposi, ma loro non lo guardano. L’hanno chiamato per consuetudine, formalità. Guardano gli amici che
scattano con quegli aggeggi migliaia di foto digitali e forse ne stampano una su cento.” Una foto oggi
è come una parola detta ma non scritta. Mai come oggi la fotografia è invadente.
Adesso non vengono più, neppure per la fototessera. Il ritratto in studio era teatro puro: venivano a
recitare se stessi, avevano già la loro posa in mente, volevano apparire come pensavano di essere,
non come erano davvero.
Quel momento magico s’è trasferito in luoghi più sciatti e profani: le cabine automatiche. Mettersi in
posa davanti a una macchina, che gusto c’è? Nessuno si riconosce davanti a quei francobolli lì. “Però
costano poco.” Si affida la fabbrica del proprio doppio di carta, ormai desacralizzato, al primo che
passa. Non sarà un po’ banale piangere sui relitti che il progresso abbandona lungo la sua strada? Il
fotografo non è un mestiere antichissimo. Anzi, è figlio della modernità e della tecnologia, un lampo
nella lunga durata delle società umane.
I fotografi erano la quarta autorità del paese: dopo il sindaco, il parroco, il maresciallo, e prima del
medico condotto. Perché il dottore conosceva i segreti del fisico di ogni compaesano e il fotografo
quelli dello spirito. I ricchi del paese assoldavano anche quattro fotografi, per far scena: erano uno
status symbol. Per un secolo sono stati i cronisti-notai dell’Italia di provincia, la loro vetrina era il
giornale murale della città: eventi e volti erano esposti alla vista di tutti. Adesso rischierebbero una
denuncia per la violazione della privacy.
L’Usuelli ha smantellato la camera oscura già anni fa. L’Agostani in cantina ha migliaia di negativi.
“L’altro giorno li volevo buttare: prendono solo polvere. Non ce l’ho fatta. Lì dentro c’è la storia del
paese. Chi sono io per buttarla via?” Microstoria iscritta nei volti, negli abiti, nei riti. L’archivio di un
fotografo di paese è un trattato di storia umana. Ma i due non sanno a chi lasciare il loro lavoro di una
vita. “C’è almeno una foto mia in ogni casa del paese, a me basta questo” si consolano, però il
magone non va giù. Non rimpiangono un passato di ricordi, i curati di campagna della fotografia, ma
un futuro smemorato.
(M. Smargiassi, “La Repubblica”, 26 febbraio 2006)
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Prova di Comprensione della Lettura CELI 3 – giugno 2006
1 I due fotografi brindano
A
compiacendosi per i ringraziamenti dei compaesani
B
ricordando con nostalgia momenti della loro carriera
C
pensando di fotografare il panorama offerto dal luogo
sentendosi partecipi testimoni di certe realtà paesane
D
2 Al ricevimento di matrimonio, al “Toscano”,
A
gli invitati vogliono aiutare i fotografi
B
l’Usuelli ha una reazione istintiva
C
i fotografi sono in competizione fra loro
i due fotografi criticano l’andamento della festa
D
3 Oggi
A
il cliente vuole una foto realizzata ad arte
la artificiosità prevale sulla spontaneità
B
la tecnologia fotografica banalizza le foto
C
i vecchi mestieri resistono al passare del tempo
D
4 I fotografi di ieri
A
venivano chiamati solo per le loro capacità
erano considerati autorità al pari di altre
B
avevano consuetudini oggi non più praticabili
C
erano al corrente dei problemi dei paesani
D
5 I due artigiani
A
si consolano custodendo i negativi delle foto
si considerano i veri biografi del paese
B
riflettono con tristezza sul loro futuro
C
trovano un motivo per confortarsi
D
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Prova di Comprensione della Lettura CELI 3 – giugno 2006
2° testo
STORIE PERUGINE: EVELINA E FRANCESCO
“Ad agosto ero a Messina per uno scambio culturale con la mia università di Cracovia. Una
delle mie amiche ha conosciuto un bagnino della piscina e si sono accordati per uscire la sera
per andare a ballare, così mi sono imbattuta in Francesco.” Evelina ride e le si illuminano gli
occhi quando parla dell’accaduto, nato da un’ imboscata degli amici: “A un certo punto ci
siamo ritrovati soli. Abbiamo conversato fino a tardi del più e del meno con assidui scambi di
sguardi: tutto è accaduto molto in fretta, neppure noi sappiamo bene come.”
Poi il ritorno in Polonia e due settimane di e-mail, telefonate e sms, fino a quando Evelina non
è giunta a Perugia, il primo settembre, per il suo Erasmus semestrale.
Le difficoltà sono sorte subito: “Comunicavamo un po’ in inglese e un po’ in italiano, ma ora
mi rendo conto quanto sia stato paziente quando non mi esprimevo bene. Inoltre alcuni
maligni incitavano Francesco a non fidarsi perché sono straniera e vivo a più di 700
chilometri.”
“Il mio primo giorno a Perugia avevo insistito perché non venisse, data la voglia di
riprendermi dal viaggio, invece lui si è presentato alla porta perché non poteva resistere
sapendomi così vicina. Un’altra volta è arrivato nonostante lo sciopero dei treni e una falsa
disdetta. Cerchiamo di vederci ogni due settimane, anche se per i viaggi ci vogliono 24 ore.
Passiamo due/tre ore al giorno al telefono e poi ci sono gli sms, tutti teneri e conservati
gelosamente nel cellulare, da leggere e rileggere quando la lontananza si fa sentire.”
“Evelina sa tutto di me – confida Francesco – perché con la lontananza è il metodo migliore
per continuare a stare insieme.”
“Francesco vuole essere sempre al corrente dei miei movimenti, con chi sono, cosa faccio,
dove vado, ma la cosa importante è che i miei problemi siano diventati nostri, per cui con lui
devo parlare di tutto.”
Evelina ha scelto di prolungare il suo Erasmus di altri quattro mesi anche senza borsa di
studio, almeno per arrivare all’estate, mentre Francesco si sta informando per fare un master
a Cracovia. “Credo di passare le vacanze estive da lui, ma dobbiamo ancora decidere.” “Il
futuro è chiaro – spiega Francesco – aspetto la sua laurea perché lei ha solo 21 anni. Da
quando ha detto di amarmi per me è cambiato tutto, mi sento meglio e sogno una vita con
lei.”
(E. Sarri, “Tutto Perugia”, 9 febbraio 2006)
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Prova di Comprensione della Lettura CELI 3 – giugno 2006
6 La storia tra i due viene favorita
A
dalla complicità degli amici
B
dal fatto di avere interessi comuni
C
da una serie di frequentazioni
D
da un piano organizzato da Francesco
7 Il loro amore
A
può essere fatto risalire a settembre
B
ha superato varie complicazioni
C
ha creato delle incomprensioni
è stato influenzato dai giudizi altrui
D
8 Il vivere a distanza
A
si rivela un ostacolo per il loro amore
li porta a darsi delle regole nel loro rapporto
B
li induce a viaggiare per mantenere i contatti
C
determina degli atteggiamenti ossessivi
D
9 Evelina e Francesco
A
hanno pianificato la loro vita insieme
attendono l’età giusta per fare progetti
B
hanno deciso di continuare a studiare
C
devono definire meglio i loro programmi
D
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