Oggitalia - La tua Rivista in Italiano.pdf

(1824 KB) Pobierz
ANNO XVIII - N° 1
www.elimagazines.com
Panorama della stampa italiana
C2
Oggitalia ®
Marco Belinelli
Bargnani,
Belinelli
e Gallinari:
il basket
italiano
in America
Canestro!
938026178.049.png 938026178.057.png 938026178.058.png 938026178.059.png 938026178.001.png 938026178.002.png 938026178.003.png 938026178.004.png 938026178.005.png 938026178.006.png 938026178.007.png 938026178.008.png 938026178.009.png
 
Sommario
Eventi e anniversari
Eventi e anniversari
3
Ritorniamo in Italia per visitare Venezia e Roma, le città italiane più belle
e conosciute nel mondo, e per conoscere le manifestazioni dei 150 anni
dell’unità d’Italia.
Festival del Film di Roma
28 ottobre – 5 novembre 2010
Giuseppe Tornatore, regista premio oscar nel 1990 con
Nuovo Cinema
Paradiso,
presiederà la
giuria
internazionale
del Festival del
Film di Roma
2010, che si
svolgerà nella
capitale dal
28 ottobre al
5 novembre.
L’annuncio è
arrivato dal
presidente Gian Luigi Rondi, che ha motivato la decisione
ricordando che il regista è una fra le personalità più
prestigiose del cinema italiano, capace di regalare
splendidi contributi al consolidamento e al progresso
dell’arte cinematografica.
Editoriale
Cari lettori,
bentornati ad Oggitaliache quest’anno
propone alcune novità molto stimolanti:
le rubriche Italia nel mondo e Curiosità
su fatti, prodotti e personaggi che
testimoniano la presenza dell’Italia nel
mondo attuale, e Scrivere in italiano su
scrittori stranieri che hanno scelto
l’italiano come lingua di espressione.
Tra gli appuntamenti tradizionali della vostra rivista: l’Inchiesta ci
emoziona con la generosità dei giovani volontari della lettura ad
alta voce; la Musica e il Cinema ci fanno conoscere il cantante rock
Ligabue e la giovane attrice Maya Sansa; gli Eventi e Anniversari ci
portano a Venezia e Roma e ci ricordano i 150 anni dell’unità
d’Italia; lo Sport ci entusiasma con i campioni italiani di basket che
giocano nella NBA americana e infine i Simboli d’Italia ci ricordano
le icone storiche che ancora oggi identificano il popolo italiano.
Gigliola
Inchiesta
Libri
4
La cura dei libri
di Gian Luca Favetto da “D di Repubblica”
Volontariato e passione per la lettura:
due ingredienti preziosi per aiutare gli altri.
Musica
e parole
8
Ligabue nel tempo
di Pasquale Elia da “Corriere della Sera”
Il cantante rock Luciano Ligabue ha compiuto 50 anni, attraversando un pezzo
di storia italiana.
Curiosità
10
Benvenuti ad Airole, il paese più straniero d’Italia
Di Massimo Calandri da “L’espresso”
Un piccolo paese della Liguria vive tranquillamente la sua dimensione
multiculturale
“Oggitalia” 1
Agosto Settembre Ottobre 2010
Direttore responsabile
Lamberto Pigini
Redazione
Paola Accattoli
Grazia Ancillani
Gigliola Capodaglio
Responsabile editoriale
Daniele Garbuglia
Per la vostra corrispondenza:
“Oggitalia”
ELI P.O. box 6 - 62019
Recanati (MC) Italia
www.elimagazines.com
Itinerari
11
Souvenir di Roma
Un modo nuovo per conoscere
la città eterna
Auditorium Parco della Musica a Roma
150 anni d’Italia
Sono iniziate nel 2010 e continueranno nel 2011 le
manifestazioni per ricordare i 150 anni dell’Italia unita
(1860-1861). Quel momento storico fu il risultato di molte
lotte politiche e militari che volevano realizzare l’ideale
del Risorgimento italiano. Fino ad oggi, nonostante i
cambiamenti della vita sociale ed economica degli italiani,
sono rimasti alcuni simboli che fanno parte dell’identità
del nostro popolo e che identificano l’Italia nel mondo.
Oggitaliavuole fare un omaggio a questi 150 anni,
dedicando ogni suo numero ad un simbolo speciale:
-
Poster
12
La regata storica di Venezia
Domenica 5 Settembre 2010
Ritorna ogni anno, nella prima domenica di settembre,
la Regata Storica, la più tradizionale delle
manifestazioni veneziane, che si svolse per la prima
volta il 10 gennaio 1315.
La manifestazione, che ai tempi della Serenissima veniva
organizzata per celebrare le vittorie militari o per rendere
omaggio ai dignitari stranieri, si compone oggi di due
momenti diversi: il corteo storico e le regate.
La Regata Storica di Venezia è aperta dal coloratissimo
corteo sull’acqua, formato dalle Bissone, dal Bucintoro e
dalle barche delle società di voga veneziane;
la manifestazione ricorda la venuta a Venezia della regina
di Cipro Caterina Cornaro, che segnò l’inizio del dominio
della Serenissima sull’isola del Mediterraneo. Ma se il
corteo storico ha ormai un significato pittoresco, memoria
di una lontana
grandezza
economica e
politica di
Venezia sui mari,
le regate
rappresentano
ancor oggi il
momento più
importante della
stagione
agonistica per il
mondo della voga
alla veneta.
Italia nel mondo
14
La pasta italiana adorata negli USA
Di Fabio Pozzo da “La Stampa”
Gli italiani hanno portato in tutto il mondo la pasta, alimento semplice e sano.
Cinema
16
Incontro con Maya Sansa
di Irene Maria Scalise da “La Repubblica”
La giovane attrice racconta la sua vita tra
cinema e ricordi di famiglia.
il Tricolore, la bandiera italiana;
-
l’inno di Mameli, presente in tutte le manifestazioni
sportive internazionali;
-
l’azzurro, colore degli atleti italiani impegnati nei più
diversi sport;
-
la lira italiana, la moneta che fino al 28 febbraio 2002
aveva corso legale in Italia;
Sport
18
Bargnani, Belinelli e Gallinari: i tre
moschettieri dell’NBA
Tratto da “Sky.it”
Due stelle brillano per l’Italia del basket
Tratto da “Gazzetta dello Sport“
-
la pizza, prodotto made in Italyconosciuto e apprezzato
in tutto il mondo;
-
il 2 giugno, data di fondazione dell’Italia repubblicana,
dopo la seconda guerra mondiale.
Scrivere
in italiano
20
L’italiano come elisir di giovinezza
Di Giulia Mozzato da “Caffeletterario”
Intervista con la scrittrice americana Alice Oxman sul suo romanzo
Una donna in più.
Giochi e attività
22
La bandiera italiana
Verde, bianco e rosso: i tre colori di una
nazione antica e giovane allo stesso tempo.
Simboli d’Italia
24
3
2
938026178.010.png 938026178.011.png 938026178.012.png 938026178.013.png 938026178.014.png 938026178.015.png 938026178.016.png 938026178.017.png 938026178.018.png 938026178.019.png 938026178.020.png 938026178.021.png 938026178.022.png 938026178.023.png 938026178.024.png 938026178.025.png 938026178.026.png 938026178.027.png 938026178.028.png 938026178.029.png 938026178.030.png 938026178.031.png 938026178.032.png 938026178.033.png 938026178.034.png 938026178.035.png 938026178.036.png 938026178.037.png 938026178.038.png 938026178.039.png 938026178.040.png
 
Inchiesta
libri
La cura dei libri
sentire meglio. Non sono mai stata una
da discoteca, però mi diverto
abbastanza. Per esempio, vedere un
film come Il concerto, bellissimo,
struggente*, è un gran divertimento,
da consigliare a tutti. Se potessi
cancellare qualcosa dal mondo, farei
sparire l’ignoranza, il qualunquismo*
e Facebook. La vedo male, l’Italia. La
politica mi sembra un teatrino. Avrei
voglia di avere idee, impegnarmi, ma
la situazione è disarmante, e io non so
come fare. Mi piacerebbe andarmene
via: certo, però non è un modo per
risolvere le cose”.
l’arte, ha scelto l’arte: sono nato e lui
ha deciso di trasferirsi a Parigi per
avere più occasioni. Adesso è tornato a
Torino. Nel 2008 ho voluto incontrarlo.
Strano conoscere tuo padre a
trent’anni. Qualcosa in comune
l’abbiamo: il cinema, lo scrivere,
la voglia di sperimentare. Dal 2008 vivo
organizzando soggiorni in Inghilterra.
Ho deciso di leggere agli altri per
provare una forma di volontariato.
Sai, la lettura ti segna e ti aiuta, può
cambiarti la vita. A me è successo con I
fratelli Karamazovdi Dostoevskij. Rido
perché sono in imbarazzo. La cultura
spesso imbarazza, no? E invece si può
partire da un libro e parlare della vita
di tutti i giorni. Io sono ottimista,
penso che i nostri limiti possano essere
superati, ma la società, così com’è
messa, non dà fiducia. Ciò che oggi mi
manca, più dell’amore, è la
tranquillità economica, che è piuttosto
utile all’amore. Forse da questo mondo
cancellerei l’uomo. Sa di baggianata*,
vero? A volte però l’uomo è proprio
una rovina”.
madre e molte figlie. Compagne di
classe e compagni di scout. Qualcuno
con esperienze di volontariato alle
spalle, altri alla prima prova. Molte
più ragazze che ragazzi. Tutti curiosi.
Tutti con la voglia di occuparsi delle
parole, di farle uscire dai libri. Pronti
a scoprire che leggere per gli altri è
saper ascoltare chi ti ascolta, affidarsi
a chi si affida a te. È stare insieme.
Torino. Lavoro in un gruppo di teatro
amatoriale a Cuneo. Cerco di aprirmi
diverse strade per scegliere poi quella
giusta. Torino è una città riservata, un
po’ in bianco e nero. Ho fatto
l’Erasmus a Berlino, lì sì che tornerei
subito a vivere. Ogni tanto mi chiedo
che ci faccio con tutta ‘sta fuffa:
lo scrivere, la musica, il teatro, eh...
Però è una vita che lavoro. Ho caricato
e scaricato cassette al mercato. Ho
fatto la babysitter e la barista. Dal
2000 passo le estati al lavoro nei rifugi
in montagna. Però la mia passione è
scrivere. E leggere, naturalmente, una
cosa che, quando non stai bene, ti fa
VITALIE CIORNII , 20 anni, nato a
Cimislia (Moldavia), quinta liceo
scientifico. Libro preferito: Storie di
ordinaria folliadi Bukowski. “Sono
arrivato in Italia il 25 marzo 2003,
dopo la terza media. Parlavo russo,
rumeno, inglese, in italiano dicevo
solo buongiorno e buonasera. C’è
troppa democrazia qui. Ci sono tante
possibilità, ma anche tanta
criminalità, e le autorità hanno le
mani legate. Voglio fare informatica, è
una delle cose che mi piacciono. E poi
il militare di carriera: entrare nel
Gruppo intervento speciale dei
carabinieri. Il problema è la
[
]
TRATTO DA
di Gian Luca Favetto
Hanno dai 18 ai 35
anni: si sono offerti
volontari (in 300) per
leggere a voce alta
negli ospedali torinesi
JACOB GIBBINS , 31 anni, nato a
Torino, organizzatore di soggiorni
all’estero. Libro preferito: Tutti i
racconti di Carver. “Porto il cognome
di mia madre, che è inglese ed è una
grande lettrice. Mio padre? Tra me e
IRENE AVATANEO , 26 anni, nata a
Torino, laureata in Lettere. Libro
preferito: Moby Dickdi Melville.
“La vita? Va bene, è incasinata, molti
impegni. Frequento la scuola Holden a
Questo è il volto dell’Italia che ama
i libri e ci s’infila dentro, abitando le
pagine come avventure, ricavando
esperienze oltre che storie. Queste sono
le facce di persone che hanno voglia di
leggere. A voce alta. Per sé e per gli
altri. Giovani che hanno scelto di
diventare volontari della lettura.
Hanno risposto a un bando del Circolo
dei Lettori di Torino, che invitava: se
hai fra i 18 e i 35 anni, vieni a fare
il volontario con noi, prova a regalare
a chi non li conosce i personaggi che ti
piacciono, leggi per chi ne ha bisogno,
per chi non può farlo per conto suo,
per chi si sente solo e sarebbe felice di
ascoltare una storia. L’idea è formare
una squadra di persone disponibili a
offrire il proprio tempo e la propria
passione agli altri. A chi si trova in
ospedale, per esempio. È con gli
ospedali che ha inizio l’impresa.
È cominciata la prima settimana di
marzo in sei reparti di due strutture
torinesi, il Gradenigo e le Molinette.
Per tutto l’anno, un appuntamento
settimanale di lettura ad alta voce e di
prestito libri, in collaborazione con le
Biblioteche civiche. Al bando hanno
risposto in trecento. Tutti giovani e
forti. Studentesse liceali e
universitarie. Ingegneri e apprendisti
pasticceri. Poliziotte e infermiere.
Psicoterapeuti e ragionieri. Impiegate
e musicisti. Ricercatrici universitarie e
commesse. Disoccupati e assistenti
sociali. Timide e istrioni*. Qualche
4
5
938026178.041.png 938026178.042.png 938026178.043.png 938026178.044.png 938026178.045.png 938026178.046.png 938026178.047.png 938026178.048.png 938026178.050.png
Inchiesta
libri
La cura dei libri
installato al loro interno dei software che
compiono il readout (cioè la lettura ad alta
voce) del testo scritto.
Alcune strutture hanno un buon
aggiornamento informatico, ma non
utilizzano sistemi facili da usare, oppure
non hanno personale qualificato dedicato ai
disabili.
L’obiettivo di queste ricerche è quello di
offrire ai disabili una serie di strumenti
(hardware, software, strutturali e umani),
per aiutarli nell’apprendimento ma
soprattutto per farli diventare più autonomi.
Ad alta voce
È un programma della RAI - Radio
Televisione Italiana che da molti anni
accompagna gli ascoltatori appassionati
di letteratura. Una voce narrante,
normalmente un attore di teatro, legge
“ad alta voce” i migliori romanzi della
letteratura italiana e straniera, adattati
alla lettura radiofonica. Ogni romanzo
viene letto in circa 30 giorni, per 30
minuti al giorno. Chi vuole ascoltare
questo programma in Italia, può
sintonizzarsi su Radio 3 (92.3 Mhz).
Per maggiori informazioni, consultare
www.rai.radio3.it
Disabili * e lettura
Alcune università italiane (Siena, Lecce,
Palermo) stanno facendo delle ricerche
sulla situazione dei disabili che vogliono
avere un miglior accesso alla lettura.
In una prima fase, sono state contattate
tutte le biblioteche presenti sul territorio
nazionale per conoscere le attrezzature e
i servizi destinati ad accogliere persone
disabili.
I ricercatori vogliono capire se esistono
strutture in grado di agevolare persone
disabili e quali interfacce, strumenti,
programmi e aiuti mettono a loro
disposizione le biblioteche italiane.
Le barriere che possono ostacolare
le disabilità, infatti, non sono solo
architettoniche: alcuni siti internet sono a
volte impossibili da visualizzare a causa di
hardware o software tradizionali; molte
pagine Web, sviluppate per essere lette da
browser vocali, non aiutano le persone
ipovedenti se i computer non hanno
Nati per Leggere
“Parla a tuo figlio. Hai un potere di
umana magia nella gola, unico eppure
comune: perché ne sei avaro?
Parla con lui, con lei. Non negargli ciò
che sai fare, che gli serve. E se non sai
cosa dire, ci sono sorgenti di parole
giuste, che sono fatte per questo: leggi
un libro.” Queste parole sono
il messaggio di apertura del progetto
Nati per Leggere che si propone di
utilizzare il libro come strumento di
interazione e di contatto tra il mondo
del bambino e quello dell’adulto. Si
rivolge a bambini molto piccoli e ai loro
genitori. Da alcuni anni, il Premio Nati
per Leggere sostiene la produzione
editoriale per bambini in età prescolare
e contribuisce a riconoscere la
creatività degli operatori che lavorano in
questo settore. Il progetto è portato
avanti anche da molte biblioteche per
bambini, dette anche ludobiblioteche,
che mettono a disposizione giocattoli
ed altri mezzi di divertimento insieme
ai libri.
cittadinanza, ma so che adesso posso
chiederla. Per divertirmi, il sabato
vado in discoteca, ma faccio anche
pugilato agonistico: tutti i giorni in
palestra, sono un superwelter, sette
incontri, cinque vittorie. Mi piace
il ring, perché i colpi ti arrivano solo
da davanti, non come nella vita, dove
possono arrivare anche alle spalle. Nel
pugilato c’è rispetto per chi condivide
con te la stessa arte. E poi mi piace
l’italiano, mi piace scrivere.
Ho cominciato con racconti e poesie.
Studiando la letteratura, mi sembra
che la lingua si stia impoverendo,
bisogna difenderla. Ho deciso di fare
il volontario per imparare e per stare
a contatto con le persone: si apprende
molto dagli altri. Non cancellerei
niente da questo mondo: ci vuole
il male per apprezzare il bene”.
un’italiana, Jennifer di due peruviani
ed è arrivata in Italia con la madre
nel 1999. Si tengono per mano.
Jennifer racconta di Erica: “Sembra
un cucciolo smarrito. È cresciuta fra i
libri. È la prima della classe, un genio.
Ultimamente comincia anche a
divertirsi. Si è fidanzata e una volta al
mese il padre la lascia uscire di sera.
È la rivoluzionaria di casa, i fratelli ci
guadagnano con le sue battaglie”.
Erica racconta di Jennifer: “Dissimula*
l’imbarazzo, per fare la forte. È una
persona speciale. Da piccola ha
praticato un po’ di sport, perché sua
madre è una patita dell’esercizio fisico
e corre tutti i giorni, lei no, troppo
pigra. Si diverte, va in discoteca e al
pub, ma con giudizio”. A proposito
dell’amore, Erica dice: “Lo vivo e non
lo definisco. Sono felice, perché ho
smesso di vivere unicamente in
funzione degli altri”. Jennifer dice:
“Come faccio a capire cos’è l’amore?
Mi dicono sia una cosa bellissima.
Da innamorata vivi momenti di
beatitudine, un po’ come quando da
piccola una dorme nel letto con la
mamma”.
dalla realtà quotidiana, che non è
sempre gratificante. La vita non mi va
troppo bene: problemi con il lavoro.
È un periodo di crisi e il turismo ne
risente. Prima di fare
l’accompagnatore, ho lavorato nei
villaggi turistici, e prima ero
procacciatore di affari, e prima ancora
lavoravo in un circolo di golf. Abito a
Torino, una città bellissima, ma in
periferia, che non è tanto attraente.
Per divertirmi, vado in bici. È una
buona metafora della vita: ci sono
discese e pianure, ma prima o poi
arrivano le salite. Sempre. Io ho corso
per dieci anni, juniores e amatori. Ho
smesso perché non ero un campione, e
poi non mi dopavo. L’amore è forse la
ragione principale per la quale vivere,
ma è anche l’entità più difficilmente
comprensibile dall’essere umano.
Adesso però ho un altro pensiero fisso:
il lavoro, un incubo che attanaglia
molti. Ho una totale sfiducia nella
politica. Da dieci anni non voto. So che
così non posso incidere, ma la maggior
parte delle persone che votano
influenzate da strategie di marketing
di bassa lega sono in una condizione
peggiore della mia. Non sono ottimista,
ma spero di diventarlo”.
di Berberova. “Sono arrivata a Torino
sei mesi fa, per specializzarmi in
Letteratura comparata. L’ho scelta
perché mi sembra una città che dà
buone opportunità ai giovani. Non
dico dal punto di vista lavorativo:
la situazione generale è di crisi
profonda. Sono cinque anni che
lavoro in nero come cameriera,
prima in Friuli e adesso qui. Ho fatto
esperienza di volontariato in Senegal
e ho aderito al progetto di lettura
negli ospedali per superare una mia
paura, quella della malattia. Patisco
gli ospedali. Ho la paranoia che le
persone care si ammalino. Forse dopo
questa esperienza avrò una visione
più serena. Comunque, leggere è una
passione che mi ha aiutata a
crescere, mi ha fatta diventare quella
che sono, ha formato le mie idee.
Convivo con il mio fidanzato, che si è
iscritto qui al Politecnico. L’altra
sera con lui e con i nostri amici
discutevamo sul da farsi, come
incidere, come impegnarsi, se
votare... In molti non lo faremo:
votare per il meno peggio ormai è
votare il peggio, non è giusto. Ci
vorrebbe un cambiamento radicale.
Bisognerebbe eliminare l’arroganza,
intesa come ignoranza becera delle
persone che giudicano e comandano
senza alcuna idea della vita reale. La
vita reale è fatica”.
JENNIFER ALIAGA , 19 anni, nata a
Celendin (Perù), quarta liceo
linguistico. Libro preferito:
Il cacciatoredi aquilonidi Hosseini.
Glossario
ERICA ZANDI NEZAMI , 18 anni, nata
a Torino, quarta liceo linguistico.
Libro preferito: Cyrano de Bergeracdi
Rostand. Erica e Jennifer sono
compagne di classe. Erica fa
volontariato da tre anni, Jennifer ci
ha provato, ma ha sempre desistito.
Erica è figlia di un iraniano e
baggianata: sciocchezza
dilettevole: divertente
disabili: persone con handicap
dissimula: (qui) nasconde
istrioni: persone che si comportano in pubblico
come se stessero recitando
qualunquismo: atteggiamento di critica
struggente: commovente
LUCA MANA , 31 anni, nato a Cuneo,
accompagnatore turistico. Libro
preferito: Demasiado corazondi
Cacucci. “Con la lettura negli ospedali
unisco l’utile al dilettevole* e stacco
GIULIA TURCATEL , 25 anni, nata a
Pordenone, studentessa di Lettere.
Libro preferito: Il capo delletempeste
6
7
938026178.051.png 938026178.052.png 938026178.053.png
Musica e parole
Ligabue
nel tempo
Nel tempo
(Luciano Ligabue)
neanche scelta». «Io non scrivo
canzoni di cronaca» ha ripetuto di
recente Ligabue, però evidentemente
nei suoi 50 anni di vita Ligabue non
può dimenticare lo strazio* collettivo
procurato dalle stragi di Falcone e
Borsellino. Così come nel testo non
possono mancare gli anni ’70, perché
lì Luciano non è più un ragazzino e
c’è con più coscienza, anche se «a mio
modo e col mio passo».
E in poche righe passa in rassegna il
«processo» politico a Francesco De
Gregori (durante un concerto a
Milano, alcuni gruppi
extraparlamentari lo accusano
di arricchirsi sfruttando temi
cari alla sinistra), il concerto dei
Police a Reggio, l’uccisione di
Aldo Moro. Forse in quel periodo
incomincia ad abbozzare i primi
accordi per le future
canzoni, ma la sua stellina
senza cielo non è ancora
comparsa ad
illuminargli la strada
giusta. I primi bagliori
fortunati si iniziano a
vedere nel 1987, anno di
incisione del singolo
«Anime in plexiglass» e
«Bar Mario». Ancora tre anni
di attesa e con il primo album
«Ligabue» appare l’alba dei
successivi 20 anni di successi.
Che non sono solo musicali,
ma anche cinematografici
(Radiofrecciae Dazero a dieci)
e letterari (Fuori e dentro il
borgo, La neve se ne frega,
Lettere d’amore nel frigo).
Certo, seguendolo solo Su e giù
da un palco, sembra che Luciano
abbia percorso indenne* la sua
strada scansando amarezze e
delusioni. Eppure non deve
essere andata proprio così, se
agli inizi della carriera
cantava «non è tempo
per noi e forse non lo
sarà mai». Invece le
sue ballate, il suo rock
della pianura
emiliana, i suoi testi
dal sapore malinconico
gli hanno dato ragione.
Stadi, teatri e palasport
sempre pieni; premi di ogni
genere; il mega concerto del
2005 a Campovolo con
180mila spettatori; record di
C’ero coi Police a Reggio
c’erano due torri e un muro
e Berlinguer e Moro lì
nel tempo
C’ero quando sono nato
C’ero quando son cresciuto
Zorro Blek e Braccobaldo
Belfagor e Carosello
ed hanno ucciso Lavorini
e dopo niente è stato come prima
Tutti quegli scherzi che fa il tempo
tutte quelle foto che non ho
ne ho scattate solo un po’
non ne ho mai avuto
il tempo
Tutto il tempo lì a tenere il tempo
che fosse il mondo o solo fantasia
o quello di una batteria
era sempre tempo
C’ero sulla millecento
che mio padre urlava un po’ a
chiunque
Il cantante Ligabue
si festeggia con una
ballata rock lunga
50 anni di vita
C’ero la mia prima volta
non l’avevo neanche scelta
certo che era bella svelta
non potevo mica perder
tempo
C’ero quando ho preso casa
c’ero molto poco e quindi poche
scuse
C’ero quando ho fatto male
c’ero anche quando mi hanno fatto male
c’ero sempre nel mio viaggio
l’occhio al finestrino
e Falcone e Borsellino lì
nel tempo
[
]
Tutto il tempo lì a tenere il tempo
che fosse il mondo o solo fantasia
o quello di una batteria
era sempre tempo
TRATTO DA
di Pasquale Elia
C’ero nel settantasette
a mio modo e col mio passo
il processo a De Gregori
MILANO - Nel tempo,dalla piccola
Correggio si è incamminato sulla
strada dei Sogni di rock n’roll (che a
volte si realizzano) finendo per far
«ballare sul mondo» migliaia e
migliaia di persone. Nel tempo,
bevendo lambrusco e sgranocchiando
pop corn, magari qualche volta
chiedendo a Dio se avesse un attimo
per lui, è diventato un buon
compagno di viaggio di tutti quelli che
si sentono meno soli con le sue
canzoni. Nel tempo, lavorando sui
polmoni, Luciano Ligabue è arrivato a
spegnere cinquanta candeline,
facendo un regalo ai suoi fan:
un album di inediti.
Prima dell’uscita, però, il Liga ha
chiesto a Walter il mago di tirare
fuori dal «cilindro truccato» una
sorpresa per il suo pubblico: il testo di
Nel tempo,brano nuovo* di zecca che
è contenuto nel suo disco. E allora,
Buon compleanno Elvis (anzi,
Luciano). Ligabue ha compiuto mezzo
secolo, che in qualche modo ha
condensato nella canzone scritta forse
proprio per cercare di fotografare quei
piccoli/grandi ricordi che hanno
attraversato la sua vita. Parte da
lontano, il rocker italiano, da quando
ha ancora i calzoni corti. E gli viene
Tutto il tempo lì a tenere il tempo
che fosse il mondo o solo fantasia
o quello di una batteria
era sempre tempo
Tutti quegli scherzi che fa il tempo
tutte quelle foto che non ho
ne ho scattate solo un po’
non ne avevo il tempo.
ho, ne ho scattate solo un po’, non ne
ho mai avuto il tempo». Chissà che non
siano le stesse fotografie che ha messo
via, «che prenderanno polvere, sia sui
rimorsi che rimpianti, che rancori e
sui perché». Comunque sia, 50 anni
sono un bel traguardo, «con tutti
quegli scherzi che fa il tempo», e serve
ancora la forza «per rendere leggero il
peso dei ricordi». Forse per questo
Luciano ha preferito evitare qualsiasi
celebrazione per il suo compleanno.
Tanto la festa è solo rimandata, magari
alla prossima tournée.
in mente che lui è cresciuto
con Zorro, Braccobaldo, Belfagor e
Carosello, immagini spensierate
«sporcate» da un fattaccio, l’uccisione
del dodicenne Ermanno Lavorini nel
1969: Ligabue ha meno di dieci anni,
ma per lui «dopo niente è stato come
prima».
Nel tempo è proprio una sorta di
cronologia in pillole: spunta la Fiat
1100 del papà e, mischiando
le emozioni, nel verso successivo
la mente del cantautore scivola verso
quella «prima volta, non l’avevo
vendite degli album e settimane di
presenza in classifica. Il tutto
conquistato a volte Urlando contro il
cielo, altre volte facendo i conti con
Il giorno di dolore che uno ha.
Nella nuova canzone Ligabue
confessa: «Tutte quelle foto che non
Glossario
indenne: illeso, senza ferite
nuovo di zecca: nuovissimo
strazio: dolore fortissimo
8
9
938026178.054.png 938026178.055.png 938026178.056.png
Zgłoś jeśli naruszono regulamin