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02 Booklet NATIVITAS Ok
PRESENTAZIONE
NATIVITAS DOMINI
Solennità del Natale
Due caratteristiche principali contraddistinguono la presente raccolta di canti nata-
lizi. Tutte le melodie sono state trascritte da fonti dell’area beneventana, compresa
Montecassino. Inoltre sono proposti alcuni canti che non sono nella circolazione co-
mune delle liturgie, dei concerti e delle stesse riproduzioni discografiche. A parte il
canto iniziale, si è introdotti nella celebrazione della Messa del giorno di Natale, ar-
ricchita con particolari tropi e sequenze. Sono queste le forme poetiche e liturgiche
più diffuse tra i secoli IX e XII: esse facilitano la comprensione della celebrazione li-
turgica in quanto esprimono la risonanza vissuta nell’ascolto dei brani tradizionali.
Il testo del canto della Sibilla [1] è attestato in un codice del sec. VI (Italia setten-
trionale) come conclusione di un’omelia del vescovo africano Quodvultdeus. Già nel
sec. X e soprattutto nell’XI il canto è diffuso nell’Italia centrale e in Spagna, le due
regioni che più di altre hanno subito l’influsso della Chiesa africana, da quando c’è
stata l’invasione dei profughi sotto la minaccia dei Vandali. Sostanzialmente la
melodia di tutte le fonti medievali coincide e si ritrova, inoltre, ancora oggi in cicli
di tradizione popolare.
I tropi della raccolta permettono di apprezzare la cultura teologica e la fantasia
creatrice dei poeti medievali. Sentendo il bisogno di esprimere i propri sentimenti
religiosi, essi hanno preso lo spunto dai testi liturgici tradizionali e li hanno ampli-
ficati, parafrasati, attualizzati intrecciando con le parole dei brani esistenti nuove
parole e intere frasi. Così si hanno tropi di introduzione e di conclusione, ma anche,
spesso, tropi intercalari. Tropi che in parte riprendono spunti melodici già presenti,
talora presentano melodie nuove o - soprattutto nei brani melismatici come l’alle-
luia, l’offertorio e i responsori dell’ufficio - ripetono fedelmente le note dei vocaliz-
zi attribuendone una a ogni singola sillaba del nuovo testo.
 
Il tropo d’introito Ecce adest [2] è stato costruito con segmenti di varia provenienza
(Italia settentrionale e Aquitania) e conferma la relazione tra l’area meridionale
beneventana e la celebre abbazia di Pruem. L’ampliamento delle invocazioni del
Kyrie eleison. Auctor cælorum [3] sottolinea sia il carattere dossologico che quello di
supplica di questa preghiera litanica. Non c’è tuttavia la struttura trinitaria frequen-
te nei tropi di Kyrie postcarolingi, mentre si può ascoltare la martellante ripetizione
melodica di ciascuna invocazione e la regolarità metrica di questo tropo dell’Italia
centrale (ciascuna sezione ha 14 sillabe).
Espressioni trinitarie esplicitano la triplice acclamazione del Sanctus. Admirabilis
splendor immarcessibilisque lux [10], mentre il tropo dell’ Agnus Dei. Adsis placatus
[11] - tramandato dal solo graduale 34 di Benevento - riprende il tema della vergi-
nità che congiunge Cristo e Maria (virgo de virgine natus, virgine virgo satus), utiliz-
zando un gioco di parole già presente nei padri della Chiesa.
Mentre i tropi si trovano in tutti i generi di canto liturgico, le sequenze - dopo gli
inizi incerti e ancora oggi non del tutto chiariti - si sono stabilizzate come medita-
zione e risonanza musicale cantata dopo l’ Alleluia della Messa. La sequenza Christi
hodierna pangimini omnes una [13] ha avuto origine nell’Italia settentrionale e
riprende la classica forma che vede la ripetizione della melodia ogni due strofe (a
bb cc dd…). Gratuletur omnis caro nato [7] è in realtà un inno natalizio - attribuito
anche a Rabano Mauro, ma già presente in un manoscritto di San Gallo dell’800
circa - utilizzato nei codici liturgici come inno, canto (processionale) di comunione
o anche come sequenza.
STIRPS IESSE
INSIEME VOCALE DI MUSICA MEDIOEVALE DEGLI “AMICI CANTORES” DI MILANO
L’ensemble Stirps Iesse è stato fondato da Enrico De Capitani e Stefano Torelli nel 1991, nel
quadro delle attività promosse dall’Associazione culturale milanese “Amici Cantores”.
L’organico, secondo le esigenze del repertorio, comprende un numero variabile di cantanti e stru-
mentisti professionisti specializzati nella musica antica, alcuni dei quali studiosi di musicologia
e di paleografia.
ll lavoro specifico svolto dal direttore Enrico De Capitani è basato sullo studio diretto dei codici
e manoscritti antichi. I vari campi di interesse sono stati via via il gregoriano classico e tardivo;
il canto ambrosiano, beneventano e romano-antico; la polifonia organale aquitana e francese; la
Scuola di Nôtre-Dame; la produzione di Hildegard von Bingen; le laude; il Trecento italiano; le
cantigas.
Il gruppo svolge un’attività concertistica che lo ha visto partecipare negli anni a Festival di musi-
ca antica come l’Autunno Musicale di Como, Il canto delle pietre, Benevento Città Spettacolo,
Ultrapadum, Musica e poesia a San Maurizio (Milano), il Festival lodoviciano di Viadana; sono
stati presentati concerti in tutta Italia ed in Canton Ticino. Nel 1999 è stata realizzata una regi-
strazione radiofonica per la WestDeutscheRundfunk.
Il nome del gruppo è tratto dal responsorio Stirps Iesse composto da Fulberto di Chartres al prin-
cipio dell’XI secolo per la Festa della Natività della Vergine. Il testo si ispira al profeta Isaia e svi-
luppa l’immagine dell’albero di Iesse, simbolo della progenie di Gesù e del passaggio dall’Antico
al Nuovo Patto. Immagine molto amata dai commentatori medievali, dai poeti liturgici e dagli
artisti, l’albero di Iesse si innalza sulle vetrate delle cattedrali gotiche, nelle pagine miniate, sugli
stipiti dei portali: dal ventre di Iesse dormiente sorge una radice che diviene un albero sui cui
rami stanno assisi i Re della stirpe davidica ed i Profeti annunciatori del Cristo; al vertice è la
Vergine, il germoglio che porta il fiore, il Figlio, sul quale si posano le sette colombe dello Spirito.
I temi teologici e contemplativi ad esso legati sono illustrati in moltissimi canti, tropi, conduc-
tus a partire dal secolo XI. Il responsorio di Fulberto ebbe poi una notevole fortuna durante il
Medioevo: su uno dei suoi melismi si intonò il Benedicamus Domino solenne, poi trattato come
tenor di molteplici organa e mottetti.
Giacomo Baroffio
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NATIVITAS DOMINI
La Messa del giorno di Natale nei codici beneventani
10. SANCTUS. ADMIRABILIS SPLENDOR - Sanctus cum tropo
(Giorgio Merli, Enrico De Capitani, Angelo Corno e voci maschili)
In Vigilia
1. IUDICII SIGNUM - Versus, Canto della Sibilla
Testo: Quodvultdeus, vescovo di Cartagine, † 454
(Elisa Franzetti e voci femminili)
11. AGNUS DEI. ADSIS PLACATUS - Agnus Dei cum tropo
(Cinzia Franchi, Elisa Franzetti, Maria Boschetti e voci femminili)
12. VIDERUNT OMNES - Communio
(Cinzia Franchi e voci femminili)
13. CHRISTI HODIERNA - Sequentia
(Roberto Spremulli, Giorgio Merli, Emmanuele Brambilla e voci maschili)
In Missa maiore
2. ECCE ADEST. PUER NATUS EST - Introitus cum tropo
(Enrico De Capitani, Maria Boschetti e voci femminili)
3. KYRIE. AUCTOR CÆLORUM - Kyrie cum tropo
(Maria Boschetti, Annamaria Calciolari, Elisa Franzetti e voci femminili)
4. GLORIA. QUEM PATRIS AD DEXTRAM - Gloria cum tropo
(Giorgio Merli e voci maschili)
5. VIDERUNT OMNES. NOTUM FECIT - Graduale
(Giorgio Merli e voci maschili)
6. ALLELUIA. DIES SANCTIFICATUS
(Roberto Spremulli e voci maschili)
7. GRATULETUR OMNIS CARO - Sequentia
(Elisa Franzetti, Maria Boschetti, Annamaria Calciolari e voci femminili)
8. IN PRINCIPIO ERAT VERBUM - Lectio Sancti Evangelii (Io 1,1-14)
(Giorgio Merli)
9. TUI SUNT CÆLI - Offertorium
(Giorgio Merli e voci maschili)
FONTI
Benevento, Bibl. Cap. 34, Graduale-Tropario, 2 a metà sec. XII (provenienza: area beneventana): 2
(tropo), 3,5,6,7,9,10,11,12,13
B e n e v e n t o , Bibl. Cap. 35, Graduale-Tr o p a r i o, 1 a metà sec. XII (provenienza: area beneventana?): 4
Montecassino, Archivio della Badia, ms. 546, Graduale con tropi e sequenze, inizio XIII sec. (pro-
venienza: Montecassino): 2
Roma, Bibl. Vallicelliana, B 5, Lezionario per la Liturgia delle Ore notturna, inizio XIII sec. (pro-
venienza: area cassinese-beneventana): 1
Ricostruita secondo i recitativi liturgici tuttora in uso: 8
Altro Codice consultato per confronti generali
Benevento, Bibl. Cap. 33, Messale, fine sec. X - inizio sec. XI (provenienza: area beneventana)
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1. IUDICII SIGNUM - Versus, Canto della Sibilla
Iudicii signum, tellus sudore madescit.
Et cælo rex adveniet per sæcla futurus
Scilicet in carne præsens ut iudicet orbem.
Gli uomini respingeranno gli idoli e ogni tesoro;
il fuoco brucerà la terra, il mare e il cielo.
- Segno del giudizio…
- Iudicii signum…
Forzerà le porte del cupo Averno.
Ma tutti i corpi dei santi avranno una pura luce. - Segno del giudizio…
Verranno consegnati i colpevoli e una fiamma eterna brucerà
svelando le azioni nascoste: allora ognuno le confesserà. - Segno del giudizio…
Dio aprirà il segreto dei cuori alla luce,
ci sarà pianto e tutti digrigneranno i denti.
Unde deum cernent incredulus atque fidelis
Celsum cum sanctis ævi iam termino in ipso.
- Iudicii signum…
Sic animæ cum carne aderunt quas iudicat ipse
Cum iacet incultus densis in vepribus orbis.
- Iudicii signum…
- Segno del giudizio…
E là, davanti al Signore, compariranno insieme i re:
dal cielo cadrà fuoco e un torrente di zolfo.
Reicient simulacra viri cunctam quoque gazam
Exuret terras ignis pontumque polumque.
- Iudicii signum…
- Segno del giudizio…
Inquirens tætri portas infringet Averni
Sanctorum sed enim cunctæ lux libera carni.
- Iudicii signum…
2. ECCE ADEST. PUER NATUS EST - Introitus cum tropo
Ecce adest de quo prophetæ cecinerunt dicentes: - Puer natus est nobis.
Quem virgo Maria genuit - et filius datus est nobis.
Nomen eius Emmanuel vocabitur - cuius imperium super humerum eius.
Regni eius non erit finis - et vocabitur nomen eius
Admirabilis, Deus fortis - magni consilii Angelus.
Cantate Domino canticum novum: * quia mirabilia fecit Dominus.
Puer natus est nobis,
et filius datus est nobis:
cuius imperium super humerum eius:
et vocabitur nomen eius,
magni consilii Angelus.
Ecco colui del quale i profeti cantarono dicendo: - Ci è nato un bimbo,
generato dalla Vergine Maria - e ci è stato dato un figlio.
Sarà chiamato Emmanuele, - sulle sue spalle sarà il comando.
Il suo regno non avrà fine - e il suo nome sarà
Dio forte, mirabile, - Angelo, Consigliere ammirabile.
Tradetur, sontes æternaque flamma cremabit
Occultos actus retegens tunc quisque loquetur.
- Iudicii signum…
Secreta atque deus reserabit pectora luci
Tunc erit et luctus, stridebunt dentibus omnes.
- Iudicii signum…
Et coram hic domino reges sistentur ad unum
Recidet et cælis ignisque sulphuris amnis.
- Iudicii signum…
(De Civitate Dei, libro XVIII, cap. 23)
Segno del giudizio: la terra è bagnata di sudore.
E dal cielo verrà il re destinato a regnare per tutti i secoli,
presente corporalmente per giudicare il mondo. - Segno del giudizio…
Dunque l’incredulo e il fedele vedranno Dio,
l’Altissimo, con i santi, alla fine dei tempi.
- Segno del giudizio…
Le anime saranno là con il loro corpo,
mentre la terra giacerà incolta tra densi rovi.
- Segno del giudizio…
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Cantate al Signore un canto nuovo: * poiché ha compiuto prodigi.
Ci è nato un bimbo,
e ci è stato dato un figlio:
sulle sue spalle sarà il comando
e il suo nome sarà
Angelo, Consigliere ammirabile.
4. GLORIA. QUEM PATRIS AD DEXTRAM - Gloria cum tropo
Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonæ voluntatis;
- quem Patris ad dextram collaudant omnia Verbum.
Laudamus te - omnia quem sanctum benedicunt condita regem.
Benedicimus te - tellus atque polus mare quem veneranter adorant.
Adoramus te - glorificant Agnum cives quem digniter almi.
Glorificamus te - gratia sanctorum splendor decus et diadema.
Gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam.
Domine Deus, Rex cælestis, Deus Pater omnipotens.
Domine Fili unigenite, Iesu Christe.
Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris.
Qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
Qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram.
Qui sedes ad dexteram Patris - insons astripotens nostris tu parce ruinis.
Miserere nobis - culpas gestorum solve sine crimine solus.
Quoniam tu solus Sanctus, tu solus Dominus,
- cuncta tenens et cuncta fovens et cuncta perornans.
Tu solus Altissimus, Iesu Christe - nosque nostras preces cælo describe Redemptor.
Cum Sancto Spiritu, in gloria Dei Patris. Amen.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
- Ogni creatura lo esalta come Verbo alla destra del Padre.
Noi ti lodiamo - e tutto il creato ti benedice come santo re.
Ti benediciamo - e ti venerano terra, cielo, mare.
Ti adoriamo - e i santi ti glorificano come agnello.
Ti glorifichiamo - grazia, splendore, bellezza e diadema dei santi.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre.
3. KYRIE. AUCTOR CÆLORUM - Kyrie cum tropo
Kyrie eleison
- Auctor cælorum Deus æterne,
Kyrie eleison
- Ab omni malo tu nos defende,
Kyrie eleison
- Tu, qui regis polum nos exaudi.
Christe eleison
- Christe de cælis succurre nobis,
Christe eleison
- Peccata nostra nobis indulge,
Christe eleison
- Nostras voces tu Deus exaudi.
Kyrie eleison
- Creatore del cielo, eterno re,
Kyrie eleison
- difendici da ogni male;
Kyrie eleison
- tu che governi il cielo, esaudiscici.
Christe eleison
- Cristo, dal cielo soccorrici,
Christe eleison
- perdona i nostri peccati,
Christe eleison
- ascolta la nostra voce, o Dio.
Kyrie eleison
- perdonando i nostri delitti,
Kyrie eleison
- proteggi, o Dio, noi che gridiamo a te,
Kyrie eleison.
Kyrie eleison
- Nostra delicta tu dimittendo,
Kyrie eleison
- Protege, Deus, clamantes ad te,
Kyrie eleison.
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